Pubblicato da: zoris | 03/02/2008

Lo scisma d’Inghilterra

 

Enrico VIIIUn lettore del Corriere della Sera, riferendosi alla contesa tra Enrico VIII e il papa Clemente VII, scrive che «per un capriccio di Enrico VIII, vi è stato uno scisma che ancora non si ricuce.»

In realtà il re avrebbe potuto benissimo tenersi Anna Bolena come amante,  comportamento consueto secondo i costumi del suo tempo. Ma Enrico voleva un erede maschio legittimo per assicurare all’Inghilterra una successione indiscussa, evitando, dopo la sua morte, una guerra civile. Inoltre, come sostiene lo storico inglese Trevelyan nella sua «History of England», il rifiuto opposto dal papa a sciogliere Enrico dal vincolo matrimoniale non era dovuto a scrupoli morali (sacralità del matrimonio, indissolubilità dello stesso): poco prima il papa aveva concesso lo scioglimento del vincolo alla sorella di Enrico, Margherita, regina di Scozia, con un pretesto assai meno giustificabile; e i suoi predecessori avevano sciolto il matrimonio di sovrani come Luigi XII di Francia, per nessun altro motivo che la ragion di Stato.»    Scrive ancora Trevelyan: «A Enrico sembrò intollerabile che gli interessi dell’Inghilterra dovessero dipendere, tramite il papa, dalla volontà dell’imperatore (Carlo V), e finì per rendersi conto di ciò che molti Inglesi avevano già chiaro da tempo: che l’Inghilterra, se voleva essere veramente una nazione, doveva ripudiare una giurisdizione spirituale formulata dai suoi nemici. Lo spirito nazionalistico inglese ormai adulto, si chiedeva perché dovessimo andare a cercare all’estero le nostre leggi, matrimoniali o religiose che fossero.»   

Come si vede, tutt’altro che un capriccio: personalmente la figura di Enrico VIII non mi è per niente simpatica, tuttavia debbo riconoscere che in questo caso egli fece l’interesse del suo paese, sottraendolo all’ingerenza della Chiesa. 


Risposte

  1. Commento che dimostra notevole disinformazione. Il fatto stesso di citare come unica fonte il Trevelyan, laicista massone è sufficiente a renderne quanto mai dubbio il valore. Fonti cattoliche come il Dawson o Lord Acton danno un ben diverso e più esatto quadro.

    • Si afferma che il testo “dimostra notevole disinformazione”, senza tuttavia elencare una sola delle informazioni che sarebbero errate.
      Quanto poi all’argomento che quanto scritto da Trevelyan sarebbe di dubbio valore perché egli era laicista e massone, se adottassi lo stesso metodo potrei dire che le opinioni di Dawson e Lord Acton sono poco attendibili in quanto fonti cattoliche. Ritengo invece che sia normale una difformità di opinioni tra storici diversi. Il lettore ritiene che le fonti cattoliche diano un più esatto quadro? E’ legittimo, ma si tratta di un’opinione: dov’è la “disinformazione”?
      Ho citato un’unica fonte? Ebbene, anche lo storico Geoffrey Elton scrive a proposito di Enrico VIII: “Certo l’insicurezza della successione doveva angustiarlo. Né lui né il suo paese avevano dimenticato i travagli del secolo precedente; per salvaguardare la dinastia, e con essa la pace, pareva indispensabile che il re mettesse al mondo altri eredi.”
      Elton ricorda inoltre come in sostanza fosse Carlo V a servirsi del papa Clemente VII per impedire lo scioglimento del matrimonio, esercitando così una inaccettabile ingerenza negli affari interni dell’Inghilterra.
      Giudizio simile a quello di Trevelyan.

  2. I strayed your place a couple weeks back and I seriously cannot get enough!
    Please keep writing!

  3. Oh my goodness! Awesome article dude! Thank
    you so much, However I am encountering troubles with your RSS.
    I don’t know the reason why I can’t join it. Is there anybody
    having identical RSS issues? Anyone who knows the answer can you kindly respond?
    Thanx!!


Lascia un commento

Categorie